Presentazione – III Colóquio Internacional Neclit – 2018

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Il III Colloquio Internazionale “Anacronie della/nella letteratura italiana e movimenti possibili” pone al centro della discussione, in particolare, una riflessione sulla produzione poetica e narrativa italiana del 20° e 21° secolo. L’obiettivo è quello di approcciare l’atto della scrittura nei suoi conflitti con le temporalità, pensando sia ad autori che problematizzano le modalità autobiografiche e memorialistiche sia ad autori che ibridano/parodiano i registri della tradizione e della modernità. Secondo questa prospettiva, oltre a ripensare la letteratura a partire dalle sue immagini in potenza e da linguaggi che cercano le singolarità del senso al di fuori della categorizzazione delle parole, si desidera altresì riflettere sul rapporto tra arcaico e moderno.

Questo evento internazionale nasce all’interno delle ricerche realizzate nel Núcleo de Estudos Contemporâneos de Literatura Italiana (NECLIT), dell’Università Federale di Santa Catarina (UFSC), e vuole rapportarsi direttamente ai Colloqui I, “Residui dell’umano: esperienza e linguaggio nella letteratura italiana delle ultime decadi” (2016), e II, “Contemporaneità della/nella letteratura italiana” (2017), per dare continuità a una serie di discussioni che permeano l’idea di contemporaneo.

Se l’enfasi nelle passate edizioni è ricaduta su un’idea di letteratura segnata da fratture, digressioni e venature, che mette in discussione lo statuto della parola, aprendo la strada a interrogativi relativi soprattutto al linguaggio, il nocciolo critico e teorico, in questa occasione, si concentrerà sulle seguenti linee:

– anacronie della/nella letteratura italiana (anche in dialogo con altre arti);

– sciami e rovine della storia;

– tendenze antistoricistiche;

– memoria e finzione, conflitti e dialoghi;

– altre forme del dicibile e dell’immaginabile;

– perdita di un’esperienza narrabile;

– vertenti post-umane.

In questo senso, alcune problematiche da affrontare potrebbero anche essere sintetizzate in quesiti, passibili di ulteriori sviluppi, come ad esempio: in che modo la letteratura si riferisce a ciò che viene chiamato tradizione, archivio o memoria? Quali sono le tracce che sopravvivono in essa? Che lingua parla o in che lingua si fa parlare? Quali sono i movimenti della letteratura italiana contemporanea? Quali sono, oggi, le trame di questa scrittura? Come affrontano poeti e scrittori queste domande nei loro peculiari rapporti con la parola?

Tutte le riflessioni proposte, in questi transiti fra memoria, finzione, storia, parola, immagine, si vogliono modulate sull’idea di “anacronia”, di rovesciamento di un metodo uniforme, sequenziale, restitutivo, affermativo. Si può pensare, insomma, ai momenti anacronistici così definiti da Georges Didi-Huberman:

“L’anacronismo non può perciò essere ridotto a quel tremendo peccato che ogni storico patentato vi scorge immediatamente. Potrebbe essere pensato come un momento, un battere ritmico del metodo, al limite un suo passaggio sincopato. E persino paradossale, pericoloso, come è necessariamente ogni assunzione di rischio”. (Storia dell’arte e anacronismo delle immagini, trad. di Stefano Chiodi, Bollati Boringhieri, Torino 2007, p. 24)

Lo scopo di questo Colloquio Internazionale è quello, inoltre, di promuovere uno spazio accademico in grado di offrire un canale di dibattiti interdisciplinari basati sui temi presentati e di contemplare una prospettiva trasversale e comparata che, prendendo  le mosse dalla letteratura italiana, si apra, secondo il titolo, verso “movimenti possibili”. L’obiettivo è quello di fornire una pluralità di prospettive, al fine di legittimare un forum importante per l’ambito dell’italianistica, che riunisca professori, studiosi, dottorandi e laureandi.

 

Parole-chiave:

Letteratura italiana; contemporaneo; anacronismo; tradizione; modernità.